I 50 anni delle suore carmelitane di torino nella comunita' godigese

La memoria storica: dal 1957 ad oggi

Era il 10 dicembre 1957 quando le prime Suore Carmelitane giunsero da Torino per aprire, a Castello di Godego una nuova comunità; erano accompagnate dalla Superiore Generale, Madre Maria Erminia. In quegli anni la parrocchia era retta da Mons. Pasini, coadiuvato, nella pastorale, da altri sacerdoti, ma l’anima della chiesa e della p0opolazione era lui, Mons. Pasini che le suore ricordano come uomo dotato di umiltà, di finezza d’animo e di spirito contemplativo.

Le suore misero subito a disposizione i loro doni di natura e di grazia nelle due sezioni di scuola materna, nonostante le mille difficoltà e, in breve tempo seppero conquistarsi la stima e la benevolenza dei godigesi. Insieme alla scuola prese avvio anche il catechismo settimanale che registrava punte di circa 200 frequentanti, cosa incredibile oggi, soprattutto se si pensa che il catechismo veniva offerto dopo la prima Messa delle 6.30 del mattino e che i catechizzandi erano piccoli, bambini da preparare ai Sacramenti dell’iniziazione. In proposito esistono annotazioni nel registro della comunità, che evidenziano il fatto che non erano pochi quelli che, al mattino presto, percorrevano anche 5 km a piedi, digiuni, quasi di corsa, per non arrivare in ritardo alla S. Messa e per partecipare puntuali alla catechesi: “Sembrano racconti missionari, ma quanti sacrifici fanno i nostri bambini per venire in Chiesa!”, scrive la suora addetta alla cronistoria. Nei mesi estivi l’attività proseguiva in un clima più vacanziero, ma per le suore non si parlava di ferie. Infatti iniziarono il catechismo estivo e un vivace doposcuola per i ragazzi delle Medie che si dovevano preparare agli esami di riparazione. Ben presto, mentre si lavorava alla scuola materna e alla catechesi, nel settembre del 1958,si tagliò il nastro di inaugurazione di un laboratorio di cucito negli stessi locali della scuola. L’iniziativa, proposta dal viceparroco don Luigi Callegari, venne fortemente sostenuta e animata dalle suore, in particolare da Madre M. Iolanda allora superiora della comunità. Ai primi di ottobre si realizzò l’acquisto di 20 macchine per cucire e l’opera prese l’avvio sotto la direzione di una suora della Congregazione diplomata sarta. Questa iniziativa doveva consentire alle giovani di imparare una professione remunerata, rimanendo in paese, evitando l’esodo giovanile verso le grandi città, fenomeno assai intenso anche nel secondo dopoguerra: infatti a Godego non esisteva ancora la fiorente attività industriale dei nostri giorni. Ma il grande salone allestito a laboratorio e luogo di lavoro, era soprattutto finalizzato all’ evangelizzazione e alla formazione delle giovani in vista di una promozione umana, cristiana e spirituale che le suore seppero dare con semplicità e spirito di famiglia. L’attività ebbe punte di notorietà e proseguì fino al novembre del 1968 quando nei dintorni incominciavano a sorgere numerosi altri laboratori industriali. Una certa notorietà l’ebbe anche la “Schola Cantorum” messa su con l’impegno delle suore e la direzione del Maestro Padovani: si tenevano concerti in località diverse, che riscuotevano grande soddisfazione, riconoscimenti e apprezzamenti da parte di tutti. Intanto la casa delle suore, con il trascorrere degli anni, diventava sempre più punto di riferimento e luogo centrale della parrocchia, in seguito a utili ampliamenti della struttura stessa che permetteva una maggiore possibilità di accoglienza. Infatti dal 1963 bambine, ragazze, giovani, e spose affluivano numerose nei locali della scuola materna per la catechesi, che riuscivano a ospitare più di un centinaio di persone nei diversi turni. La casa delle suore si poteva paragonare, per così dire, a un ‘porto di mare’, come scriveva una suora non senza una punta d’ironia: “In casa nostra si esercitano un po’ tutti i mestieri…maestra, catechista, fiorista, musicista, e perfino… l’‘aggiusta-ossa’, in un ambulatorio improvvisato di volta I 50 ANNI DELLE SUORE CARMELITANE DI TORINO NELLA COMUNITA’ GODIGESE in volta. Anche questo per noi è un mezzo di apostolato spicciolo, perché mettendo a posto le ossa del corpo, capita di fare un’iniezione per l’anima, e tutto a la gloria di Dio!”.

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Contatti e note legali

Indirizzo: via Quirini 2, Castello di Godego (TV), Italia

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